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EVA, LA VITTIMA DELLA SOCIETÀ

Progetto: MI CHIAMAVO EVA

Tipologia: CORTOMETRAGGIO

Regia di MIRIAM PREVIATI

Anno: 2020

Eva, una ragazza vittima di revenge porn, racconta il proprio stato d'animo in una lettera di addio rivolta ai genitori. Ogni condivisione del suo video, girato in un momento di intimità e condiviso senza consenso, diventa ad ogni clic la replica di una violenza, fatta di giudizio e di vergogna che spinge la ragazza all'estremo gesto, abbandonata all'idea che riuscirà a riappropriarsi della libertà morale solo con la morte.

Locandina ufficiale di Mi chiamavo Eva

Tutto ebbe inizio con la quarantena da Covid-19.

Volevo impegnare il tempo a casa mettendo in piedi un progetto utile, a tematica femminile. Quale? L'ispirazione venne come un lampo all'improvviso.


Era il 2007.

Avevo 19 anni e il video porno di una mia coetanea compaesana girato di nascosto da un suo amico era circolato per tutti i cellulari. Lo avevo visto anche io e ne avevo riso. Io, donna, possibile amica, possibile vittima.. ne avevo riso.


Era il 2016.

Tiziana Cantone si impiccava, non più capace di resistere alla gogna mediatica violenta e giudicante in seguito alla condivisione di un suo video porno da parte dell'ex fidanzato, che con l'avvento dei social era diventato irrimediabilmente virale.


Era il 2020.

Durante la quarantena, viene fondato su Telegram un gruppo dal titolo impronunciabile con lo scopo di scambiarsi video porno di amiche/parenti/conoscenti su richiesta. Gli indiziati in seguito alla denuncia, continuavano a chiedere cosa ci fosse di sbagliato.


Ecco come nacque Mi chiamavo Eva.

Dal mio senso di colpa per il passato, dalla compassione provata per Tiziana Cantone, dall'idea che ognun* di noi (o dei nostri figli/e) può esserne vittima, dalla necessità di informare e sensibilizzare sulla tematica del Revenge Porn ed in generale della "diffusione illecita di materiale pornografico".

Scrivere la lettera di addio di Eva mettendosi nei suoi panni è stato semplice ma doloroso.

Per raccontare al meglio la parte burocratica e psicologica mi sono affidata a Giulia Perrone e Roberta Brega, due criminologhe che si occupano di Revenge porn ed altre forme di Cyber Odio attuando percorsi di prevenzione a questo tipo di violenze.

(PER MAGGIORI INFO trovate il loro percorso al sito www.consulenzecriminologiche.com )

E poi... come al solito, una carovana di amici si è messa a disposizione per la realizzazione.

Tutte le persone che devo ringraziare sono nei titoli di coda ma qualcuno và obbligatoriamente nominato: in primis Nikolay Selikovsky che si è occupato della fotografia e mi ha insegnato a montare e Giacomo Tebaldi che ha lavorato sulle musiche ed il sonoro.

Fotografia e Colonna sonora hanno reso questo film davvero speciale.

Il lavoro con gli attori per la scena di "violenza di gruppo" è stata molto intensa e partecipata. Abbiamo lavorato su preparazioni emotive ed improvvisazioni, ed ogni singolo attore ha dato il meglio di sè, rendendo speciale ogni parola ed ogni gesto. La loro collaborazione è stata essenziale per rendere completo il film. Riccardo Sarti (il personaggio-carnefice della vicenda), ha messo completamente a disposizione la sua bravura, rendendo la mia scelta registica di "omettere il più possibile la sua faccia per consentire il senso che il carnefice può essere chiunque", molto efficace.

La vittima che conclude il corto è la mia amica e collega Elisa Billi che si è prestata con professionalità ad un progetto in cui credeva profondamente fin dalla prima stesura.

Ecco alcune foto di backstage:

Grazie ad Angeliqa Devi che ha trascritto i sottotitoli in inglese, il cortometraggio ha viaggiato in lungo ed in largo anche fuori Italia tra eventi e Festival, vincendo, oltre alle numerose selezioni, anche:

  • il "Premio Sorriso Rai Cinema Channel" per la XIV edizione del Festival internazionale del film corto Tulipani di Seta Nera 2021

  • il "Premio del Pubblico" Sedicicorto Film Festival 2021 sezione Cortinloco

  • il "Premio Best Drama" Iminese Independent Film Festival 2021

  • la "Menzione speciale Asti è donna" - Miglior Corto a tematica Femminile Asti International Film Festival 2021

grazie ad Alessio Galdiolo per titoli ed effetti speciali del film!

Per concludere, qualche galleria fotografica dei Festival a cui abbiamo partecipato:


Festival Internazionale di Tulipani di Seta Nera, 6 Giugno 2021

Le motivazioni per cui Mi chiamavo Eva ha vinto il premio Sorriso di Varietà al Festival Internazionale Tulipani di Seta Nera con intervista alla Regista:


 

SediciCorto Film Festival, 3 Ottobre 2021

(credits foto di Julia Upali)


Le motivazioni per cui Mi chiamavo Eva ha vinto il premio del pubblico al Sedicicorto Film Festival:


 

Asti Film Festival, 18 Dicembre 2021

Premiazione vista dalla diretta Facebook


 

Festival Visioni Italiane, 2 Novembre 2022

Proiezione del cortometraggio dal quale è nato questo splendido articolo su Il Fatto Quotidiano: Leggi l'articolo













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